lunedì 18 febbraio 2019

AUTOSTRADA A24 E PEDAGGIO


Dopo aver investito tempo ed energie per veder riconosciuti i nostri diritti, il 30 gennaio 2019 abbiamo finalmente raggiunto una tappa importante: la consegna della petizione con la raccolta firme per “l’eliminazione del pedaggio autostradale per le uscite di “PONTE DI NONA, SETTECAMINI e LUNGHEZZA”.



Questo passo rappresenta l’epilogo di quello che possiamo considerare il nostro primo grande step, attuato dal Comitato di Quartiere (CdQ) Nuova Ponte di Nona – Il Quartiere dei Parchi e supportato dal considerevole aiuto dei comitati di quartiere ei cittadini dei quartieri limitrofi (NUOVA PONTE DI NONA, CASEROSSE, CASTELVERDE, CORCOLLE, COLLE DEGLI ABETI, COLLE DEL SOLE, LUNGHEZZA, PRATO FIORITO, SETTECAMINI, SETTEVILLE). Ricordiamo come sia stata fondamentale anche l’intermediazione dei titolari di alcuni esercizi commerciali del quartiere Nuovo Ponte di Nona che hanno messo a disposizione il loro locale per diffondere i moduli per la raccolta delle suddette firme.
La nostra azione ha iniziato a concretizzarsi con la manifestazione del 19 settembre 2018 contro il "caro pedaggi-sicurezza A24 A25" e la "declassificazione come autostrada di montagna del tratto urbano della A24 che va dalla barriera di Roma Est fino all'intersezione con la Tangenziale Est" in cui cittadini, lavoratori e gente comune hanno raccolto l’appello dei sindaci dei comuni del Lazio e dell’Abruzzo scendendo in piazza e manifestando davanti al Ministero Infrastrutture e Trasporti di via Nomentana a Roma. In tal occasione anche il CdQ si è unito alla protesta palesata da una delegazione di sindaci e amministratori abruzzesi e laziali contro gli aumenti eccessivi e indiscriminati del pedaggio autostradale.
Forti di questa unione, nella metà del mese di novembre dello scorso anno è partita la raccolta firme per l'abolizione del pedaggio nel tratto urbano della succitata Autostrada A24. Questo evento importantissimo ci ricorda quanto una petizione popolare sostenga il diritto di tutti i cittadini romani, nessuno escluso, ad usufruire anche di strade e autostrade a scorrimento rapido per giungere nei propri luoghi di lavoro e/o alle proprie abitazioni, risparmiando una notevole quantità di tempo, stress e denaro. E questo deve accadere indipendentemente dal quartiere in cui risiedono e dalla collocazione del luogo di lavoro che, in una città immensa, una “metropoli“ di tutto rispetto, qual è Roma, raramente è ubicato ad una distanza minima dalla propria abitazione.
Il 5 Dicembre il CdQ era a Porta Pia, sede del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti insieme ai Sindaci dell’Abruzzo e del Lazio a manifestare il proprio dissenso per il caro Pedaggi. In tal occasione veniva scattata una foto che da li a poco sarebbe diventata virale in ogni blog e sito dei quotidiani locali di quelle aree collegate all’A24 con un casello.





Il CdQ ha successivamente fatto in modo che la notizia sulla petizione raggiungesse anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi, con l’invio di una lettera, in data 17 dicembre 2018, in cui si palesava il disagio sempre crescente dei cittadini per l’indisponibilità a fruire di una mobilità rapida e sicura e si chiedeva l’attuazione/promozione n.52 del 17 maggio 2018 al punto 2 in cui si sottolineava la “fattibilità dell’estensione dell’accordo di gratuità a tutti i residenti del comune di Roma”.
Tutti noi, cittadini romani del quartiere, chi di nascita e chi di adozione, stiamo facendo dunque fronte comune portando avanti fino in fondo e mettendo in pratica le nostre idee.
Il CdQ ha apprezzato le recenti iniziative di sterilizzazione degli aumenti, che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha approvato all’inizio del 2019, d’altra parte anche il recente intervento di “Strada dei Parchi”, società concessionaria delle autostrade A24 e A25, che ha deciso di congelare, a partire dalla mezzanotte del primo gennaio e fino al 28 febbraio 2019, gli aumenti delle tariffe di pedaggio approvati dal ministero alla fine del 2017 e quelli maturati per l’anno 2019 ai sensi della convenzione unica vigente.
Il Cdq auspica, anche a nome delle 4.303 famiglie firmatarie della petizione, che il governo trovi una adeguata soluzione normativa e, che nel nuovo “piano economico e finanziario”, risolva in via definitiva la questione degli adeguamenti tariffari, e che nel caso nostro preveda la totale eliminazione dei “pedaggi urbani”.
Il 28 febbraio si avvicina rapidamente e avremo finalmente una risposta. restiamo in trepidante attesa…
Il Comitato

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