Resoconto riunione
Commmissione Urbanistica e Ambiente del VI Municipio del 11/06/2015
Alla riunione erano presenti due rappresentanti del Comitato
di Quartiere: Bruno Foresti (convocato ufficialmente) e Giovanna Trufini e
altri due cittadini residenti nel quartiere. L’oggetto della discussione è la Richiesta di ospitalità avanzata dalla
Società Vodafone per “installazione di una Stazione Radio Base di telefonia
mobile, su terreni di proprietà comunale nella zona di Viale Caltagirone”.
(vedi documenti in allegato)
Il Presidente della Commissione Urbanistica e Ambiente del
Municipio Pasquale Gidaro (Pd) ha spiegato che in base alla recentissima
Delibera Comunale che istituisce un nuovo Regolamento
per la localizzazione, l’installazione e la modifica degli impianti di
telefonia mobile, si prevede di favorire l’installazione delle antenne in aree
di proprietà pubblica piuttosto che in aree prevalentemente di proprietà
privata come è accaduto fino a oggi. In via sperimentale quindi il Municipio sta provando a coinvolgere i
cittadini per individuare una o più aree di proprietà pubblica idonee
all’installazione delle stazioni radio base di telefonia mobile nel nostro
quartiere (Nuova Ponte di Nona).
Il link rimanda al testo integrale del Regolamento:
Di seguito si riportano alcune tra le indicazioni più
importanti contenuti nel nuovo Regolamento e che sono utili alla nostra
discussione:
“Le aree del
territorio definite come preferenziali per l’istallazione degli impianti sono:
a) in maniera prioritaria
aree di proprietà dell’Amministrazione Capitolina.L’assegnazione di aree,
manufatti e terreni di proprietà di Roma Capitale ai gestori di Telefonia
mobile avviene a titolo oneroso;
b) aree già servite da
viabilità, al fine di evitare la realizzazione di nuove infrastrutture a
servizio della postazione; c) aree
inserite nelle componenti di PRG vigente quali:
– Agro Romano, ad
esclusione della Rete Ecologica; – Infrastrutture per la mobilità; –
Infrastrutture tecnologiche; – Tessuti prevalentemente per attività; – Servizi
pubblici di livello urbano quali cimiteri, attrezzature complementari alla
mobilità, attrezzature per la raccolta dei rifiuti solidi urbani;
– Verde pubblico e
servizi pubblici di livello locale, ad esclusione dell’istruzione di base, attrezzature
sanitarie ed assistenziali, residenze sanitarie per anziani, aree per il gioco
dei ragazzi e dei bambini; .....
Può essere consentita
la localizzazione degli impianti in altre aree solo se tutte le precedenti
localizzazioni risultino impossibili, inidonee o insufficienti a garantire la
copertura dei servizi...
Sono inoltre da
privilegiare, se tecnicamente possibile, e compatibilmente con gli obiettivi di
minimizzazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici:
a) l’accorpamento degli
impianti su strutture di supporto comuni (cositing) preferibilmente in aree non
densamente abitate e compatibilmente con le esigenze di copertura del servizio;
b) l’alloggiamento degli impianti di telefonia mobile su strutture già
esistenti quali pali per l’illuminazione stradale, sostegni per le insegne,
torri faro, serbatoi idrici, ecc.; c) la localizzazione su immobili e/o aree di
proprietà comunale;d) la localizzazione su edifici che risultino essere i più
alti tra tutti quelli contigui.
Inoltre il nuovo
Regolamento introduce il divieto di installare impianti su siti sensibili quali
ospedali, case di cura e di riposo, scuole ed asili nido, oratori, orfanotrofi,
parchi gioco, ivi comprese le relative pertinenze, ad una distanza non
inferiore a 100 m., calcolati dal bordo del sistema radiante al perimetro
esterno.
All’art. 6 si parla
del Il Piano Territoriale della Telefonia Mobile, da avviare entro 3 mesi
dall’approvazione del Regolamento che dovrà assicurare il corretto insediamento
urbanistico e territoriale degli impianti al fine di minimizzare l’esposizione
della popolazione ai campi elettromagnetici e l’impatto sull’ambiente. La
predisposizione, il coordinamento e l’aggiornamento del Piano è affidata al
Dipartimento Pianificazione e Attuazione Urbanistica, di concerto con il
Dipartimento Tutela Ambientale – Protezione Civile e i Municipi
territorialmente coinvolti. (....) Il processo di pianificazione annuale di
sviluppo dovrà prevedere il coinvolgimento dell’Osservatorio di settore
sull’inquinamento elettromagnetico, organo con funzioni consultive in materia,
come definito all’art. 8 del presente Regolamento
La Vodafone nella lettera che ha inviato all’Amministrazione
ha indicato con un cerchio l’area a cui sarebbe interessata (clicca sull'immagine per ingrandire).
L’area indicata si trova verso la fine di Via Gastinelli,
procedendo in direzione della scuola e include una parte del parco e altre aree
verdi. (clicca sull'immagine per ingrandire)
A questo punto il Municipio può decidere se individuare
un’area in prossimità di questa zona (o in zone alternative del quartiere) da
proporre alla Vodafone, oppure può lasciare al Dipartimento Pianificazione e
Attuazione Urbanistica l’onere di proporre una localizzazione.
Allo stesso modo noi cittadini, coinvolti dal Municipio
stesso, abbiamo la FACOLTA’ (e non l’obbligo) di fornire al Municipio una indicazione sulla localizzazione che
riteniamo più idonea nel rispetto delle indicazioni contenute nel Regolamento
sopra citato.
Il tecnico del Municipio, Fabrizio Rosati, ci ha detto che
secondo lui si potrebbero proporre alla Vodafone alcune aree destinate a parco
o a servizi pubblici anche dislocate in prossimità di Largo Corradino D’Ascanio
o all’interno del Parco Gastinelli. Ma non è chiaro in base a quali
considerazioni si dovrebbe proporre quest’area visto che comunque si tratta di
una zona circondata da abitazioni, vicina alle aree attrezzate del parco
Gastinelli e per di più dove l’antenna avrebbe un forte impatto visivo vista la
morfologia dei terreni e la centralità dell’area rispetto al quartiere. Tra
l’altro ancora nessuno ha effettuato sopralluoghi per rendersi conto dal vivo
della situazione.
I rappresentanti del Municipio hanno inoltre evidenziato la
probabilità che nel prossimo futuro anche altri gestori di telefonia possano
avanzare richieste di installazione di antenne nel quartiere.
Bruno Foresti, Presidente del CDQ ha sollevato un tema
importante: molte aree destinate a
servizi pubblici presenti nel quartiere sono ancora libere e il Comune non ha
ancora stabilito quali servizi dovranno essere realizzati in queste aree. Se si
decide arbitrariamente di installare un’antenna della Vodafone in una di queste
aree, si pregiudica per sempre la possibilità in futuro di realizzare lì ad
esempio una scuola o una struttura sanitaria in quanto, secondo il regolamento,
tali destinazioni d’uso sono incompatibili con la presenza delle antenne.
Inoltre abbiamo fatto presente che per individuare una
localizzazione bisogna tenere conto anche dei seguenti elementi:
-
Nel parco ci sono aree attrezzate utilizzate dai
bambini e pertanto non si può a nostro avviso collocare un’antenna all’interno
dei due parchi principali del quartiere.
-
Bisognerebbe tenere conto del fatto che nel caso
in cui dopo la Vodafone dovessero arrivare anche le richieste di altri gestori
si potrebbe valutare la possibilità di accorpare le antenne. Anche per questo
motivo l’area da individuare dovrebbe essere quanto più possibile distante
dalle abitazioni. La localizzazione quindi non dovrà essere casuale ma frutto
di una attenta valutazione delle destinazioni urbanistiche attuali e future
delle aree pubbliche e dovrà ridurre al minimo l’esposizione degli abitanti ai
campi elettromagnetici
-
Un elemento da non trascurare è l’impatto
visivo. Posizionando l’antenna alta decine di metri in aree libere poste al
centro del quartiere o lungo l’asse viario principale si danneggerebbe
gravemente il paesaggio urbano. D’altronde, vista l’altezza dei palazzi
circostanti (5-6 piani), non si possono nemmeno utilizzare i pali della
illuminazione stradale che risulterebbero troppo bassi.
Abbiamo chiesto all’amministrazione se tra i dipendenti del
Comune c’è la figura di un esperto che potrebbe aiutarci a fare una valutazione
tecnica per la individuazione delle aree più idonee. Ci è stato risposto di no;
ci hanno suggerito di rivolgerci ad esempio all’ARPA.
Il consigliere municipale Fabio Tranchina del M5S ha
suggerito anche la possibilità di convocare tutti i gestori delle principali
compagnie di telefonia mobile in un incontro in cui sia presente la
cittadinanza e i rappresentanti del Municipio per avviare un confronto
pubblico.
In conclusione il CDQ si è preso qualche giorno di tempo per
riflettere sul da farsi e coinvolgere la cittadinanza. Bisogna decidere se
proporre un’area oppure astenersi dall’esprimere un parere su una specifica
localizzazione e puntare piuttosto a far rispettare le osservazioni sollevate
in sede di discussione.
Sentiremo telefonicamente in questi giorni degli esperti
(es. Arpa o Comitati per l’elettrosmog) per avere consigli.
Nel frattempo si invita tutta la cittadinanza a partecipare
al dibattito e alle proposte.