Le complanari e l'autostrada 24 saranno a pagamento per tutto il tratto urbano. E lo saranno per tutti, dal Verano fino a Lunghezza.
Ulteriore balzello per gli abitanti delle periferie. I romani che entreranno nelle future complanari o nel tratto urbano dell'a24 dovranno pagare. Questo è riuscito a chiarire finalmente la Commissione lavori pubblici di Roma Capitale presieduta da Dario Nanni, convocata su richiesta del nostro Comitato, rappresentato da Roberto Battistoni e Monica Lugini, presente alal riunione assieme al Cdq di Colle degli Abeti. Il Direttore generale di strada dei Parchi Igino Lai è stato chiaro. Entro il 2014 metteranno dei varchi elettronici in tutte le uscite dell'a24 (Verano, Via Fiorentini, Viale Togliatti, Tor Cervara) e anche coloro che non pagano dovranno pagare il pedaggio. A Settecamini, Lunghezza e Ponte di nona rimarranno i caselli. Una batosta per i romani che per spostarsi dentro Roma devono raggiungere il posto di lavoro. Una assurdità, un ingiusto balzello che peraltro già attualmente pagano i cittadini pontenonini. La complanare è considerata una strada urbana, complanare all'autostrada, pensata proprio per le nuove urbanizzazioni sorte negli ultimi dieci anni ad EST di Roma. Era la strada che doveva collegare le nuove centralità metropolitane agli altri quartieri più centrali. E ora gli abitanti di Nuova ponte di nona, Colle degli abeti, Ponte di nona vecchia, Villaggio Prenestino, Prato fiorito, Case rosse, Castelverde, dovranno pagarla. Ma non solo. A questi si aggiungeranno i cittadini che abitano a La Rustica, Tor Sapienza, Colli Aniene, Monti Tiburtini, Portonaccio e Casal Bertone che prendono quotidianamente l'autostrada per andare a lavoro. Ma si rendono conto le Istituzioni dell'assurdità del progetto? Contiamo in un intervento immediato del Comune e della Regione per bloccare questa ingiustizia. Il comitato farà tutti i passi e le azioni di lotta necessaria per scongiurare ulteriori tasse a carico delle periferie, anche coordinandosi con gli altri comitati. In tutte le capitale europee si paga un permesso per entrare in centro. Da noi si paga per entrare in periferia.
E' il comunicato che non avremmo mai voluto scrivere, ma siamo costretti a farlo.