E' dal 6 aprile scorso che è occupato abusivamente uno stabile di nuova costruzione in Via Cerruti. Quale novità? Ci si potrebbe domandare. A Roma l'illegalità, nelle occupazioni abusive, purtroppo, è quasi legge. Sicuramente è "delibera". C'è infatti una delibera del 2007 che attribuisce addirittura titolo aggiuntivo nella lista ufficiale delle case popolari da assegnare, il fatto di essere occupanti abusivi di una casa. A parte l'intollerabilità della legalizzazione di fatto delle occupazioni, a Nuova Ponte di Nona c'è una novità assoluta.
Nuova Ponte di nona è infatti una piccola "cittadina" al di fuori del GRA, facente parte del Comune di Roma, in mezzo alla campagna romana. Per lo più vi sono giovani famiglie che hanno sottoscritto un mutuo ventennale o trentennale per comprare la prima casa. La novità è che a Nuova Ponte di nona è stato occupato uno stabile privato di nuova costruzione, da porre in vendita, in un comprensorio residenziale dove gli occupanti condividono vialetti, panchine e giardinetti con gli abitanti. Un tranquillissimo contesto urbano incastonato nel verde che, con l'occupazione, si sta trasformando in uno scenario di potenziale guerriglia urbana.
Nuova Ponte di nona è infatti una piccola "cittadina" al di fuori del GRA, facente parte del Comune di Roma, in mezzo alla campagna romana. Per lo più vi sono giovani famiglie che hanno sottoscritto un mutuo ventennale o trentennale per comprare la prima casa. La novità è che a Nuova Ponte di nona è stato occupato uno stabile privato di nuova costruzione, da porre in vendita, in un comprensorio residenziale dove gli occupanti condividono vialetti, panchine e giardinetti con gli abitanti. Un tranquillissimo contesto urbano incastonato nel verde che, con l'occupazione, si sta trasformando in uno scenario di potenziale guerriglia urbana.
Gli abitanti di Via Cerruti riferiscono che nei primi giorni dell'occupazione, lo stabile è stato asserragliato (con pannelli di eternit/lamiere, pneumatici) e “armato” (con sassi e vari materiali prelevati da un cantiere adiacente); che da subito c'è stata una sorta di "turn over" degli appartenenti al movimento (dell'occupazione), per mantenere un presidio ed una vigilanza H24. E poi picchetti, assemblee rumorose, divani gettati per strada, e altro, purtroppo!
Di certo tutto ciò ha destabilizzato la vita degli abitanti del quartiere ma soprattutto ha minato fortemente la sicurezza di tutti, abitanti ed occupanti, poiché è ignota l'identità delle persone, dato il turn over; la pericolosità dei materiali accantonati, alcuni infiammabili, e l'allacciamento fai-da-te alle utenze di acqua e luce, nonché l'utilizzo di bombole per il gas.
La tensione è alle stelle e l'amministrazione e la prefettura devono intervenire per risolvere la situazione.
Ma chi sono gli occupanti? L'organizzazione che ha occupato è "Action" che, forte della possibilità di andare al governo con questa amministrazione, ha ritenuto di ottenere voti in cambio di case. Siamo al medioevo. Non c'è democrazia nell'occupazione, non c'è rispetto dei diritti sanciti dalla Costituzione, ma c'è solo la guerra in mezzo alla giungla per conquistare il territorio e appropriarsene.
In situazioni di reale emergenza abitativa, come quella che sta vivendo Roma ormai da qualche anno, aggravata anche dalla crescente disoccupazione, e dalla totale assenza di interventi delle Istituzioni, purtroppo si inseriscono queste organizzazioni che noi non esitiamo a definire illegali. Fai domanda al feudatario, ed in cambio di voti, facendo campagna elettorale per suo conto, otterrai casa subito in modo abusivo e poi un domani, forse, la casa popolare. Con buona pace di coloro che da anni sono in lista di attesa per una casa popolare, ma non hanno mai avuto minimamente intenzione, per rispetto del prossimo e della legge di occupare una casa. L'assenza dello Stato genera la protezione dei potenti che trovano lavoro e offrono protezione. Le "mafie" nascono proprio in un contesto di signoria feudale in assenza dello stato di diritto.
QUESTO FENOMENO E' INTOLLERABILE E CHIEDIAMO A QUESTA AMMINISTRAZIONE DI NON ASSECONDARLO.
Non può essere avvantaggiato chi occupa abusivamente una casa. Chiediamo di affrontare l'emergenza casa ma affrontarla per tutti i cittadini romani.
In situazioni di reale emergenza abitativa, come quella che sta vivendo Roma ormai da qualche anno, aggravata anche dalla crescente disoccupazione, e dalla totale assenza di interventi delle Istituzioni, purtroppo si inseriscono queste organizzazioni che noi non esitiamo a definire illegali. Fai domanda al feudatario, ed in cambio di voti, facendo campagna elettorale per suo conto, otterrai casa subito in modo abusivo e poi un domani, forse, la casa popolare. Con buona pace di coloro che da anni sono in lista di attesa per una casa popolare, ma non hanno mai avuto minimamente intenzione, per rispetto del prossimo e della legge di occupare una casa. L'assenza dello Stato genera la protezione dei potenti che trovano lavoro e offrono protezione. Le "mafie" nascono proprio in un contesto di signoria feudale in assenza dello stato di diritto.
QUESTO FENOMENO E' INTOLLERABILE E CHIEDIAMO A QUESTA AMMINISTRAZIONE DI NON ASSECONDARLO.
Non può essere avvantaggiato chi occupa abusivamente una casa. Chiediamo di affrontare l'emergenza casa ma affrontarla per tutti i cittadini romani.
Abbiamo parlato di ACTION ma non degli occupanti. Nessuno sa ufficialmente chi sono. Probabilmente il più delle volte sono persone realmente bisognose, ma ciò non è assolutamente detto. Certamente sono persone che hanno reali bisogni e sono state utilizzate strumentalmente. E' necessario che l'amministrazione intervenga, attraverso un censimento degli occupanti. Deve sistemare in condizioni di legalità e sicurezza le persone che veramente sono bisognose e mandare via da quelle abitazioni le persone che invece non avrebbero alcun titolo e che starebbero approfittando della situazione. Bisogna intervenire per affrontare l'emergenza casa ma anche per dirimere la tensione degli abitanti in via Cerruti che potrebbe sfociare in atti anche violenti. Ripetiamo: è urgente intervenire!
Il Comitato di quartiere aveva già informato tutte le amministrazioni competenti della questione, scrivendo anche al Prefetto. Ormai è venuto il momento di affrontare la questione perché i cittadini si sentono abbandonati. E le elezioni sono finite...
Il Comitato di quartiere aveva già informato tutte le amministrazioni competenti della questione, scrivendo anche al Prefetto. Ormai è venuto il momento di affrontare la questione perché i cittadini si sentono abbandonati. E le elezioni sono finite...