"C'è qualcosa che non va in questo cielo" dice una nota canzone di un famoso cantautore italiano. Quello che non va è che i roghi dal campo nomadi di Salone, sono ricominciati! E quindi fumo nero, acre, denso che entra dentro casa, che impregna i vestiti, che crea problemi a grandi e piccini.
Dobbiamo aspettare 10 anni e dei casi di tumore perché qualche cosa si muova in modo efficace? Chiediamo all'attuale e nuovo Sindaco, visto che il suo predecessore con la bandiera della legalità impugnata non è riuscito a risolvere né attenuare il problema, se sarà in grado di farlo!
Abbiamo dovuto fare un video l'anno scorso per testimoniare questa illegalità perdurante da quel luogo (o anche non-luogo vista l'impunità). Si sono sprecate le chiamate e gli interventi alla Polizia di Roma Capitale, Polizia di Stato, Carabinieri, Forestale e Vigili del Fuoco.
Ma niente, si continua a bruciare illegalmente materiale di vario genere (tra cui plastiche, gomme, olii) con esalazioni dannose per la salute di tutti: vicini e lontani dal campo nomadi.
Cosa devono fare degli onesti cittadini per veder rispettata la legalità in questa città? Cosa devono fare le forze dell'ordine affinché le loro attività non siano vane?
Siamo venuti in possesso di un dossier, pubblico, fatto dalla Polizia di Roma Capitale in cui sono dettagliati gli interventi, le denunce, le attività di indagine e tanto altro che hanno riguardato proprio questo fenomeno. Segno che le forze dell'ordine non sono con le mani in mano. Anzi! Ma sono comunque impotenti, visto che il fenomeno perdura anche in questi primi giorni di estate 2013.
Di seguito alcuni stralci di tale dossier pubblico (del 10/12/2012, prot. 224542) inviato dal Vice Comandante della U.O. Sicurezza Pubblica ed Emergenziale - Reparto Emergenza sociale al dott. Giuseppe Italia dell'Ufficio Coordinamento Politiche della Sicurezza - Patto Roma Sicura.
oggetto: "problematiche connesse ai ripetuti incendi dolosi in località Salone [...] adiacenze Villaggio nomadi di Roma Capitale"
Con la presente si informa I'ufficio in indirizzo in merito agli esiti delle complesse e prolungate
attività di contrasto poste in essere dallo scrivente comando di Polizia Locale, nel tentativo di
contrastare e debellare il fenomeno criminose di cui in oggetto.
Preliminarmente appare utile evidenziare la frequenza degli episodi di incendio verificatisi in tale
località, ed il conseguente impegno profuso dal personale di polizia locale in tale arco temporale.
Considerato che in caso di incendi nelle aree adiacenti il Villaggio nomadi di Via di Salone, per
esplicita richiesta della Sala Operativa del 118 le autobotti dei VV.FF. non effettuano interventi se
non viene loro garantita la presenza sul posto di personale di polizia, si rappresenta che, solo
nell'anno 2011, su detto sito sono stati effettuati circa nr.80 interventi da parte dei Vigili del
Fuoco, sempre in riferimento alla presenza di incendi provocati da ignoti su cumuli di materiali di
risulta e rifiuti di vario genere.
Altrettanto frequenti sono stati, nel corso dello stesso anno, gli interventi delle autopattuglie della
Polizia Locale di Roma Capitale (U.O. Sicurezza Pubblica ed Emergenziale ed U.O. VIII Gruppo)
in occasione di tali eventi dolosi.
Nell'anno 2012, dal mese dal mese di gennaio e fino al mese di luglio, ci sono stati almeno ulteriori nr. 30 interventi nei medesimi siti, in occasione di altrettanti eventi di “incendio di discariche ed altro",definizione riportata ripetutamente nei rapporti dintervento dei VV.FF..
E' capitato spesso che le autopattuglie di polizia locale della U.O. SPE intervenute per
segnalazioni di incendio, siano poi dovute rimanere lungamente in attesa prima dell'arrivo sul
posto delle autobotti dei VV.FF. Le attività eseguite in località Via Cipolletti/via di Salone dalla scrivente U.O., anche in collaborazione con personale di polizia locale in forza alla U.O. VIII Gruppo, hanno consentito in data 02.08.2012 rindividuazione di un insediamento abusivo caratterizzato dalla presenza di nr. 44 baracche ed ulteriori giacigli di fortuna ricavati allinterno di vari edifici industriali in disuso, con conseguente denuncia in stato di liberta a carico di nr 24 cittadini rumeni, con contestuale individuazione di una discarica abusiva di rifiuti per cui si è reso necessario procedere al sequestro di un'area di circa mq.70.000, di proprietà della ITALGAS SPA.
Le suddette attività sono state finalizzate all'accertamento di molteplici ipotesi di reato, per delitti
contro il patrimonio e contro l'ambiente e/o contro l'incolumità pubblica, perpetrati da soggetti
afferenti ad un insediamento nomadi abusivo (con necessità di procedere alla relativa identificazione e denuncia), aII'interno dell“areaprivata sita in localita Roma, ,Via Cipolletti - Via di
Salone di proprietà della Parte offesa indicata in epigrafe.
Detta area risulta ubicata nelle immediate adiacenze del Villaggio nomadi di Roma Capitale di Via
di Salone nr. 323, sito quest'ultimo che, d'ora in avanti, verrà più semplicemente indicato come
“SITO B".
Nel corso del tempo, questo ufficio ha avuto modo di acquisire copiosi indizi che fanno ritenere di
essere in presenza di reati riconducibili a soggetti dimoranti, ovvero abitualmente frequentanti o
comunque collegati alla comunità nomadi del villaggio Attrezzato di Roma Capitale presente in via
di Salone nr. 323, ovvero all'ulteriore insediamento abusivo costituitosi proprio all'interno dei “SITO
A" di proprietà dell'ITALGAS SpA.
Per meglio comprendere i numerosi illeciti penali ed ambientali e la conseguente situazione di
degrado e di grave allarme sociale, connesse alla presenza di tali insediamenti, appare utile un
cenno al pregresso storico agli atti dello scrivente comando di polizia locale, come di seguito
brevemente riepilogato, ciò anche a conferma della particolare e continua attenzione mantenuta
su detto sito.
L'area in questione, e stata oggetto negli ultimi anni di reiterate invasioni arbitrarie da parte di
nuclei familiari composti da soggetti senza fissa dimora di origine comunitaria o straniera, con
conseguente creazione di insediamenti abusivi, ed ha richiesto l'attivazione di innumerevoli
interventi di sgombero, da parte di personale degli scriventi uffici.
Tuttavia, nonostante i numerosi interventi effettuati, detta proprietà ha continuato ad essere
interessata da un fenomeno endemico di reinsediamento, ad opera di nuclei familiari
assolutamente restii ad abbandonare la zona.
Peraltro, in merito a tale insediamento, sia pure informalmente sono stati raccolti alcuni indizi di
una possibile attività di “affitto” delle baracche e degli ulteriori luoghi di dimora costruiti all'interno di tale area, attività gestita da soggetti collegati al vicino villaggio nomadi autorizzato.
[Omissis dei numerosi interventi effettuatui]
La reiterazione di tali eventi dolosi, trovava ulteriore riscontro anche nei numerosi esposti che
prevengono dalla cittadinanza e di cui a titolo di esempio si riportano i seguenti riferimenti:
- Interrogazione presentata dal Consigliere Dario Nanni - Campo nomadi in Via di
Salone (Municipio VIII) e problemi di tutela della sicurezza e salute pubblica (rif. Prot. 141971
del 14.08.2012 - Comando Generale:
Più recente è l'esposto pervenuto a mezzo fax dal “Comitato di quartiere Nuova Ponte di Nona -
Roma Est” con cui viene lamentato il costante disagio dei cittadini e il grave pericolo per la salute
pubblica connesso alla continua emissione di fumi nocivi dovuta ai roghi di rifiuti tossici accesi nei
pressi del campo nomadi di Via di Salone. A
Nel contempo si dava comunque corso a sopralluogo finalizzato alla corretta individuazione dei
rifiuti presenti in discarica, al quale interveniva, su specifica richiesta d'ufficio, personale del
Servizio Suolo Rifiuti e Bonifiche della Sezione provinciale dell' ARPALAZIO, che successivamente ha trasmesso propria relazione tecnica.
ll sopralluogo ha permesso di evidenziare la presenza di una vera e propria discarica abusiva, con
uno stato dei luoghi caratterizzato da grave situazione di degrado ed inquinamento, con presenza
di consistenti quantita di rifiuti ivi depositati abusivamente, e loro abbandono definitivo finalizzato
allo smaltimento anche mediante incenerimento, ovvero con conseguente attivita di cernita,
separazione, raccolta e recupero con creazione di depositi temporanei di materiali ferrosi e di altri
metalli, pronti per essere trasportati e commercializzati, ad esito di condotte poste in essere da
ignoti, con modalità più o meno sistematiche, e comunque ripetute nel tempo e in modo non
occasionale.
Il sito in questione e apparso apprestato per raccogliervi rifiuti da ignoti, gestito in modo
organizzato da persone strumentalmente attrezzate e dotate di autocarri adibiti a trasporto dei
rifiuti e quindi dediti al funzionamento della discarica stessa, per ricavarne ingiusto profitto:
i rifiuti non recuperabili infatti, come confermano gli indizi raccolti in loco, vengono incendiati ed in parte dispersi nelfatmosfera e nel terreno.
Nella fattispecie si tratta di evidente immissione dei rifiuti nel terreno, senza alcun trattamento;
discarica di rifiuti inerti, rifiuti non pericolosi, rifiuti diversi da rifiuti urbani, rifiuti pericolosi stabili e non reattivi e di rifiuti tossici durante la fase di smaltimento e separazione mediante incendio.
Si e avuto modo di accertare la presenza di rottami plastici ivi abbandonati dopo essere stati
sottoposti e tecniche manuali di separazione e recupero da componenti metalliche:
trattasi di numerosi rottami di frigoriferi in disuso, ivi smaltiti da ignoti, dopo aver provveduto al
distacco di componenti, parti di rivestimenti di coibentazione, con contestuale recupero di motori,
circuiti di refrigerazione, e altre parti metalliche.In merito deve peraltro evidenziarsi l'illecito svuotamento dei circuiti di refrigerazione dai gas
contenuti al loro interno, (gas nocivi per fambiente) che anziche essere oggetto di recupero e
smaltimento a norma di legge, e verosimile ritenere che siano stati liberati e dispersi nelfatmosfera
( con ulteriore grave danno ambientale).
Si intende richiamare la circostanza che detti rifiuti risultano trattati, in ingenti quantitativi, senza
precauzione alcuna ed in assenza di autorizzazioni, per ricavarne materie secondarie, quale
probabile fonte di lucro.
Inoltre appare significativa di ulteriore attività di gestione illecita di rifiuti l'accertata presenza di
alcuni cumuli di rottami metallici misti apparente pronti e predisposti per essere caricati e
trasportati per definitiva commercializzazione.
Sulla scorta degli elementi acquisiti in sede di sopralluogo, si desume univocamente che i rifiuti
sono stati prima raccolti presso terzi e poi trasportati, a titolo oneroso, sino all'interno della
proprietà dove vengono sistematicamente gettati per lo smaltimento non autorizzato, ovvero, se
del caso, destinati a successivo trattamento (mediante smontaggio, demolizione manuale elo
incendio) per ottenere la separazione ed il recupero delle varie componenti metalliche.
Queste ultime, infine vengono raccolte trasportate e rivendute presso alcuni centri di raccolta e
recupero rottamatori, in assenza delle prescritte autorizzazioni e nella completa inosservanza di
ogni prescrizione prevista dalle attuali normative, con grave pericolo di danno ambientale.
Peraltro, tali modalità di trattamento e smaltimento dei rifiuti mediante incendio e incenerimento,
appaiono confermate anche dai numerosi interventi effettuati su tale sito dal Vigili del Fuoco,
(almeno nr. 8 interventi nel solo periodo compreso tra il 06 novembre ed il 26 novembre 2012)
sempre in riferimento alla presenza di incendi provocati da ignoti su cumuli di materiali di risulta e
rifiuti di vario genere.
Altro riscontro positivo in merito allo smaltimento di rifiuti mediante incenerimento a terra, si e
avuto, sempre in sede di sopralluogo, allorquando, anche in presenza di personale dell`ARPA
LAZIO, si e accertato che porzioni estese di detto terreno risultano contaminata da rifiuti
parzialmente bruciati e da uno strato di ceneri e polveri sottili derivate dalla combustione di rifiuti.
Sulla scorta di tutto quanto sopra, si è quindi proceduto al sequestro preventivo ex art. 321
comma 3 bis c.p.p. e contestuale sequestro probatorio ex art. 354 c.p.p. del terreno oggetto
di sopralluoggo, situato nel Comune di Roma, località Salone, all'altezza dell'incrocio fra Via di
Salone e Via della Stazione di Salone
Per quanto di competenza, lo scrivente ufficio, assicurerà, anche per il futuro, ogni attività
preventiva e repressive possibile a tutela della incolumità della salute dei cittadini, nonché ovviamente a tutela dell'ambiente, compatibilmente con la ridotta disponibilità di risorse umane e
strumentali rispetto ai molteplici altri compiti d'istituto, che questo Comando è chiamato ad
assolvere sull'intero territorio metropolitano.
Decisamente c'è qualcosa che non va in questo cielo ed in questa città, se non si riesce a contrastare ed eliminare questo fenomeno.