E' più di un anno che siamo alle prese con i fumi sprigionati da una situazione scandalosa: roghi accesi da alcuni ospiti di un insediamento abusivo sorto illegalmente in un'area di 70mila metri quadrati di proprietà dell'Italgas, nel terreno adiacente il campo autorizzato di Salone.
A detta della stampa solo negli ultimi 18 mesi sono stati ben 110 gli interventi antincendio nell'area, in un terreno in relazione al quale la stessa Italgas e i comitati di quartiere, compreso il nostro, avevano denunciato lo stato di degrado e di pericolosità.
A seguito delle nostre denunce, i primi di agosto, la Polizia Locale Roma Capitale ha dato il via al recupero e alla bonifica dei luoghi. Gli agenti dell'VIII Gruppo, del Gruppo Sicurezza Pubblica Emergenziale, affiancati da ispettori della Asl e coordinati dal vicecomandante del Corpo Antonio Di Maggio, hanno sequestrato parte del terreno, ancora in fiamme, che era stato trasformato in discarica.
DOPO IL SEQUESTRO TUTTAVIA SONO CONTINUATI I ROGHI
Di notte, probabilmente in modo da non farsi vedere. Ad agosto sono diminuiti, ma già da alcuni giorni sono ricomparsi i primi roghi e i primi fumi tossici . E' necessaria una azione più incisiva.
Il Campo è sotto sequestro ma non basta. Che vengano sanzionati anche i custodi se non riescono a mantenere i terreni di loro proprietà in uno stato decente.
Il Comitato di quartiere riservandosi ogni azione a tutela della salute dei propri cittadini auspica che in quella zona ci siano più controlli e che vengano assicurati alla giustizia i responsabili di questi gesti criminali.
Siamo veramente inermi di fronte a questi eventi illegali?
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SGOMBERO AL CAMPO DEGLI INCENDI DI VIA DI SALONE (da Roma today)
Ecco quanto riporta Roma Today
CAMPO DISCARICA - Carcasse di elettrodomestici, cumuli di pneumatici, plastica, metalli e rifiuti di ogni genere che vengono periodicamente dati alle fiamme. Autori dei roghi gli occupanti di una "cittadella" di 44 baracche costruite con legno e materiali di risulta. Si tratta degli alloggi di una comunità che utilizzava anche altri due edifici industriali dismessi. Lunghissima la lista dei reati per i quali sono stati denunciati i 30 romeni fermati: occupazione, invasione, deturpamento e imbrattamento di terreni, danneggiamento di proprietà privata, incendio e procurata emissione di gas e fumi.