Sono state recentemente pubblicate le graduatorie per l’ammissione
alle scuola dell’infanzia. I dati sono devastanti. Alla Scuola Scarpe sciolte a fronte di ben 324
domande ne sono state accolte 69. Alla scuola Simpatiche canaglie a fronte di ben 221 domande ne sono
state accolte 60. Nel primo caso, pertanto, è entrato solo il 21% dei bambini
nel secondo caso il 27%. Dati che impressionano e che costituiscono un record
in tutta Roma per quanto riguarda il numero di domande in una sola scuola.
Inoltre rappresentano assieme ad una scuola materna della borgata finocchio il fanalino di coda di tutto il Municipio VIII
per quanto riguarda la percentuale dei bimbi ammessi.
E’ totale emergenza.
Si
consideri che in altre parti semiperiferiche di Roma ma anche in altre scuole
del Municipio VIII entrano di norma tra il 40-50% di bambini.
Peraltro il nostro quartiere è una specie di isola nella campagna romana e se non trovi posto nelle due scuole si è costretti ad andare in una Materna privata, spendendo tantissimi soldi, addirittura in altri quartieri.
Ma perché si è arrivati a tanto? Da una parte il nostro
quartiere è abitato soprattutto da giovani coppie che sono venute ad abitare in
queste zone e di conseguenza il tasso di natalità è molto più elevato che in
tutta Roma. Ma soprattutto i quartieri limitrofi, (Colle degli Abeti, Castelverde, Colle Prenestino), anch’essi popolati da giovani
coppie non hanno scuole materne e devono
per forze d cose fare domande alla scuole materne di Nuova ponte di nona. La situazione
di emergenza è pertanto in tutto il quadrante Prenestino-Collatino fino a Rocca Cencia. Una politica miope e assente nel corso degli anni ha fatto sì che la
costruzione di migliaia di appartamenti non è andata di pari passo alla costruzione di nuove
scuole.
A questo punto, però, bisogna intervenire ed intervenire subito.
Nel
breve è necessario aumentare i posti disponibili, previa ricognizione delle
strutture esistenti nel territorio. Inoltre è necessario finanziare e iniziare
con urgenza i lavoro di nuove scuole, considerando che la popolazione scolastica
nelle nostre scuole è destinata ad aumentare ancora esponenzialmente.
I nostri appartamenti (Nuova ponte di nona - Lunghezza - Colle degli Abeti) sono stato costruiti sul presupposto della istituzione della centralità metropolitana, in un ottica di una città policentrica. Apparrtamenti sì ma anche servizi. Qui mancano addirittura le scuole. Perché allora. ad esempio, non sfruttare anche la convenzione M2 del centro commerciale per costruire un polo scolastico a vantaggio di tutto il territorio? Bisogna darsi una svegliata altrimenti la situazione rischia di precipitare.
Bruno Foresti
Presidente Cdq